Palazzo Salerno e Gambrinus / Salerno and Gambrinus Palace

Tra il 1809 ed il 1836 prende forma il piu rilevante "episodio urbano" della Napoli neoclassica: il Largo di Palazzo - l'odierna Piazza Plebiscito - muta nome e sembianze divenendo Foro Ferdinandeo. Con il bando di concorso del 28 febbraio 1809 di Gioacchino Murat e con quello successivo del 6 settembre 1815 di Ferdinando di Borbone si attua la decisa trasformazione del largo. Il progetto prescelto per il nuovo assetto della "piazza" fu quello di Leopoldo Laperuta, che ebbe il merito di indicare, fin dall'inizio, alcuni tra i criteri generali che contribuirono alla realizzazione definitiva. Interessante il ruolo che hanno avuto nel piano generale di sistemazione, le due fabbriche ai lati dell'emiciclo di San Francesco di Paola: il Palazzo della Prefettura ed il Palazzo Salerno, che attualmente ospita il Comando Regionale Militare. Il primo, destinato in origine a Foresteria del Real Palazzo, è attribuito, pur senza alcun riscontro documentario, a Leopoldo Laperuta. La costruzione dell'edificio doveva essere già definita quando fu edito il bando di Ferdinando. Quanto a Palazzo Salerno, è ormai accertato che il massiccio corpo di fabbrica, già sede del battaglione Real Ferdinando, sia stato trasformato, tra il 1792 e il 1798, da Francesco Securo in Palazzo dei Ministri di Stato Borbonici. Il fabbricato, che oggi ospita gli uffici della Prefettura, è caratterizzato dalla dicromia delle lesene grigie su un fondo rosso pompeiano. Gli elementi architettonici, in stile settecentesco, caratterizzano entrambi i "prospetti gemelli" dei due palazzi posti ai lati dell'emiciclo. Nel livello basamentale del Palazzo della Prefettura, si apre il Caffè Gambrinus, sorto nel 1880 e ristrutturato alla fine del XIX secolo su disegno di Antonio Curri, per opera di importanti artisti napoletani che ornarono le sale con pregevoli stucchi e dipinti (di Vincenzo Migliaro, Attilio Pratella, Giuseppe Casciaro, Pietro Scoppetta, Vincenzo Caprile ed altri maestri). , Il signorile ritrovo, in stile elegante ed imponente, vivo focolare dell'ambiente artistico e culturale partenopeo, era animato da politici, letterati e grandi artisti come Giorgio De Chirico, Enrico De Nicola e Gabriele D'Annunzio., Didascalie , Prospetto Palazzo Salemo , Pianta Caffè Gambrinus , G.F. Heilmann de Rondchatel, Panorama di Napoli, 1841 (particolare) , Prospetto ,