Palazzo Reale / Royal Palace

Il nuovo Palazzo vicereale è nel 1600, l'ultimo tassello della complessa macchina urbanistica e architettonica cui Domenico Fontana dà vita a partire dal 1595, per volere del viceré conte di Lemos. Il pretesto fu l'annunciata visita del nuovo re Filippo III a Napoli - che non ebbe mai luogo - e la necessità di una sede ampia e magnifica per accogliere il Sovrano., L'intera facciata (lunga 169 metri) è scandita in moduli, su cui si appoggiano i 3 ordini architettonici. rigorosamente sovrapposti secondo la consecutie Vitruviana. Ne nasce un' impressione cutta manierista di indefinito che viene ancora confermata e rafforzata dalla mancanza di un vero centro di simmetria, con l'ingresso centrale appena evidenziato da colonne binate e coronato al piano nobile dagli stemmi di Filippo III e del viceré conte di Lemos., Domenico Fontana muore nel 1607; gli succedono il figlio Giulio Cesare e, nel 1626, Bartolomeo Picchiatti. Ancora nell'ambito del cantiere iniziale è Onofrio Gisolfo che nel 1650 si insedia nell'ufficio di Ingegnere Maggiore, dopo la breve parentesi di Cosimo Fanzago (1646-50)., Gisolfo si trova ad affrontare il nuovo assetto che il conte d'Oñate assegna al Palazzo dopo la rivolta di Masaniello (1647): tra il 1651 ed il 1666 un nuovo e maestoso scalone opera di Francesco Antonio Picchlatti sostituisce quello del primo impianto occupando il cortile settentrionale. Sul fronte posteriore si costruisce la sala dei Vicerè (attuale Salone d'Ercole) che si affianca al volume emergente della cappella, realizzata a partire dal 1644 (l'altare maggiore è un'opera preziosissima di pietre dure e rame dorato di Dionisio Lazzari, 1674). , Nel 1753 Luigi Vanvitelli interviene sul portico della facciata principale per contrastare il cedimento dei pilastri. Realizza un'opera che chiude definitivamente il Palazzo: gli archi vengono alternativamente chiusi con un paramento di mattoni a vista. Dal 1888. per volere di Umberto I, le tamponature ospitano 8 statue raffiguranti i più illustri sovrani che hanno regnato a Napoli. , La sistemazione del Palazzo Reale giunge alla sua soluzione definitiva solo con Gaetano Genovese, che chiude la questione della trasformazione. L'occasione è data dall'incendio che nel 1837 danneggia gravemente l'appartamento della Regina Madre. Genovese rimaneggia l'esistente, recupera gli spazi e i linguaggi fontaniani, aggiornati però in un neoclassicismo ricco; alla metà dell'Ottocento il Palazzo si apre nuovamente alla città nel suo nuovo assetto, con tre facciate principali e tre cortili - d'Onore, delle Carrozze e del Belvedere - estremamente compatto e unitario. , L'antico Appartamento Reale al piano nobile si presenta come "Appartamento Storico", con la Cappella, il teatrino e la Sala del Trono, con importanti testimonianze storico-artistiche, tra le quali affreschi di Battistello Caracciolo e di Francesco De Mura., Vi hanno inoltre sede la Soprintendenza per Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio: Storico Artistico e Democtnoantropologico e la Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III", nel braccio riorganizzato negli anni venti del Novecento da Camillo Guerra, cui si deve anche la proget tazione dello scalone neo-barocco di accesso al giardino,, Didascalie , F. Cassiano de Silva - Veduta della facciata di mare del Real Palazzo - 1700 ca. , E. Giraud, veduta di Palazzo Reale - 1771 , Restituzione grafica degli stemmi, al piano nobile ,