Zona Arcaica / Archaic Area

L'angolo del Palatino rivolto all'Aventino e al Tevere racchiude templi e luoghi sacri legati alla storia più antica della città. Su questa cima, naturalmente protetta da ripide pareti rocciose e situata in vista del guado e dell'antico porto lungo il Tevere, si insediarono fin dall'XI-X secolo a.C. i primi abitanti di Roma. Vivevano in villaggi di capanne, attestati da tracce scavate nel tufo e databili dal IX secolo a.C. grazie ai reperti ceramici. Una di queste capanne, secondo la leggenda, sarebbe stata la dimora del fondatore Romolo, a indicare il luogo in cui nel 753 a.C., sarebbe avvenuta la fondazione della città. La capanna di Romolo, secondo gli autori antichi, si trovava in cima alle "scale di Caco", una ripida salita così chiamata dal mitico brigante Caco, poi trasformata in strada e ancor oggi percorribile. Accanto alle memorie romulee sorgeva nell'area, forse fin da epoca ancor più antica, un santuario dedicato a divinità femminili: Victoria e Magna Mater. In epoca arcaica (VI secolo a.C.) consisteva in un'area recintata con altari, piccoli edifici e cisterne, ma da epoca tardo-repubblicana (III-II a.C.) assunse l'aspetto di un articolato santuario con i templi rivolti a una larga e panoramica platea, con vasche rituali ed edifici di servizio per il personale e i fedeli. Il santuario subì due gravi incendi, nel 111 a.C. e nel 3 d.C., cui seguirono massicce ricostruzioni, fino a che i suoi templi non chiusero i battenti nel 394 d.C.,