Il Pavimento in Opus Sectile Della / The Opus Sectile Marble Floor

Il Pavimento in Opus Sectile della Taberna della Basilica Emilia , In età tardo antica il lato settentrionale della Basilica Emilia, rivolto verso la piazza del Foro Romano, fu interessato da interventi di rifacimento successivi al sacco di Alarico del 410 d.C. tra i quali la ripavimentazione di alcuni ambienti esistenti. Uno di questi è stato restaurato a partire dal 2020: al di sotto di un interro protettivo è stato riportato in evidenza un pavimento in opus sectile marmoreo realizzato con marmi di reimpiego, bianchi e colorati, tra i quali il porfido verde greco, il porfido rosso e il giallo antico. Il pavimento è datato nel VI secolo d.C. e in origine doveva rivestire una superficie di circa 40 mq, di cui se ne conservano quasi i due terzi., Esso presenta al centro un riquadro, campito da un motivo a cerchi intersecantisi, da cui risultano esagoni. Il motivo è bordato da una cornice con scacchiera di rombi di giallo antico e porfido verde greco. Ai lati del riquadro centrale si sviluppano due coppie di pannelli, ognuno dei quali contiene una scacchiera di quadrati di marmo bianco alternato a giallo antico e porfido verde greco, questi ultimi con un quadrato di marmo bianco o giallo antico inscritto diagonalmente. La fascia centrale è racchiusa sui lati anteriore posteriore da cinque pannelli. I due estremi, agli angoli dell'ambiente, sono rettangolari e si compongono di una lastra in giallo antico circondata da lastrine quadrate e rettangolari in marmi bianchi e venati. Tra i pannelli angolari sono compresi tre riquadri rettangolari, il maggiore dei quali è lungo quanto gli altri due e si affianca ad essi; essi contengono il motivo degli ottagoni affiancati, con quadrati di risulta in porfido verde greco., In questo tipo di pavimento in opus sectile si riscontra l'uso tipicamente tardo antico di recuperare le lastre dei pavimenti marmorei di epoca precedente, ormai fratturate e sconnesse dall'usura e dal tempo. Il complesso disegno geometrico del pavimento è stato restaurato all'inizio del novecento da Giacomo Boni con un sistema all'avanguardia: le parti mancanti sono state integrate con mattonelle laterizie almeno due diverse tonalità cromatiche per riproporre il disegno originario., L'intervento condotto dal PArCo tra il 2020 e il 2021 ha riguardato l'intera superficie dell'ambiente, sia quella restaurata dal Boni, sia quella originale. Sono state rimosse le lastre dal letto di posa, è stato effettuato l'incollaggio degli elementi fratturati, loro riposizionamento. Al termine delle operazioni di ricollocazione, nelle loro posizioni originarie, le e successivamente il loro lastre sono state pulite e stuccate in superficie. Le aree di lacuna sono state reintegrate con malte idrauliche idonee per granulometria e colorazione. Grazie a questo intervento il pavimento è ora di nuovo restituito alla vista e inserito nel ciclo di manutenzione ordinaria., Didascalie , Scansiona il Qrcode per approfondire il percorso di visita dei pavimenti a mosaico e in opus sectile del ParCo , Credit photo: Watercolour drawing by Maria Barosso (1899-1900). Archive of Parco archeologico del Colosseo ,