La Domus Transitoria / The Domus Transitoria

Sotto il Triclinio del palazzo Flavio si conservano importanti resti del palazzo di Nerone che, secondo gli autori antichi, dal Palatino si estendeva fino al colle Oppio. La grandiosa domus neroniana, dapprima definita "transitoria", fu ricostruita dopo l'incendio del 64 d.C. e chiamata "aurea". Gli ambienti neroniani furono scavati dai Farnese nel Settecento e nuovamente all'inizio del Novecento. Attraverso due scale di accesso antiche si scende in un cortile, che presenta su un lato un ninfeo articolato in nicchie; quella centrale ospitava una cascata che alimentava gli zampilli antistanti un pulpito ornato di colonnine di marmi colorati. Sul lato opposto un padiglione con colonne era destinato al soggiorno estivo dell'imperatore, sdraiato in corrispondenza della nicchia semicircolare. Ai lati del cortile si disponevano ambienti lussuosamente decorati, con pavimenti colorati a intarsio, pareti di marmo e affreschi con raffigurazioni epiche: le scene pittoriche, arricchite da paste vitree, si riferivano principalmente al ciclo della guerra di Troia, argomento prediletto da Nerone (le pitture sono esposte al Museo Palatino). Le pareti erano interrotte da strutture a gradini per la cascata dell'acqua. La profusione della doratura nella decorazione pittorica doveva produrre un collegamento immediato con l'età dell'oro, di cui Nerone si poneva come l'iniziatore.,